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La Storia

1933 - 2023

Vi diamo il benvenuto
nei nostri primi 90 anni di storia,
alle origini di un’icona del vino italiano:
l’Amarone

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1933

Tempi inquieti

Anni Trenta, sono tempi inquieti per il mondo, politicamente ed economicamente. In Italia e in Valpolicella i viticoltori sono in ginocchio, i prezzi delle uve ai minimi storici.

Sette gentiluomini, imprenditori locali, decidono di unirsi con un obiettivo comune: valorizzare la produzione vitivinicola della Valpolicella Classica e difendere il territorio dagli investimenti speculativi.

È il 23 agosto 1933.
Nella cornice Di
Villa Novare nasce
Cantina Sociale Valpolicella

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Gaetano Dall’Ora, Carlo Vecchi, Giovanni Battista Rizzardi, Marco Marchi, Pier Alvise di Serego Alighieri, Silvio Graziani, Attilio Simonini.

Questi i nomi dei sette fondatori che il 23 agosto 1933, a Verona, firmano l’atto costitutivo della Cantina.

1935

I primi riconoscimenti

Dalla menzione speciale all’Esposizione Universale di Bruxelles del 1935 a quella per la Fiera Enologica di Torino dell’anno successivo. 

Bastano davvero pochi mesi perché la Cantina inizi a farsi notare al di fuori della Valpolicella e dei confini nazionali.

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Le origini dell’Amarone

Da un Recioto lasciato fermentare troppo a lungo ha avuto origine un grande rosso, patrimonio della Valpolicella e dell’Italia: l’Amarone.

L’imprevisto che diventa progetto, l’incertezza delle origini e il sapore romantico di un racconto tramandato di generazione in generazione.
La leggenda della nascita dell’Amarone è sempre una bella storia da conoscere e raccontare.

1936

La prima bottiglia di Amarone è “Extra”

Se il concetto di Amarone appartiene alla Valpolicella, la ricerca archivistica fa risalire al 1936 la primissima bottiglia di Amarone qualificato come “Extra”, etichettato e imbottigliato da Cantina Sociale Valpolicella.

L’unica bottiglia di “Amarone Extra” ancora esistente è del 1939 ed è custodita nel caveau di Cantina Valpolicella Negrar. Testimone di un primato assegnato dalla storia e un bene di valore culturale che dedichiamo a tutta la Valpolicella e all’Italia.

Un progetto pioneristico

“Amarone Extra” è parte di un assortimento di quattro vini “Valpolicella” a marchio Cantina Sociale Negrar, che comprende un “Bianco Secco Extra Superiore”, un “Recioto” e un “Recioto Amaro”. Una proposta completa, parte di un progetto pionieristico, che guarda già ad una commercializzazione internazionale.

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1948

La nuova sede di San Vito

È da poco terminato il secondo conflitto mondiale. In Cantina si respira un nuovo slancio verso il futuro e un rafforzato spirito cooperativistico.

Elementi che portano a un cambio sede, nel 1948. Dalla Villa di Novare ci trasferiamo, con nuovi soci, a San Vito di Negrar.

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1957

L’Amarone cambia indirizzo In Via Ca’ Salgari ri-nasce
Cantina Sociale di Negrar di Valpolicella

A quasi un quarto di secolo dalla sua costituzione, la Cantina, che si è già guadagnata la fiducia di oltre 80 soci, viene rifondata.

Il 28 febbraio 1957 ci trasferiamo per l’ultima volta, al civico n. 2 di Via Ca’ Salgari a Negrar, attuale residenza nostra e dell’Amarone.

1968

“Valpolicella”
e “Recioto della Valpolicella” diventano DOC

Il 21 agosto 1968 è una data fondamentale nella storia dell’enologia veronese: con Decreto del Presidente della Repubblica vengono istituite la DOC “Valpolicella” e la DOC “Recioto della Valpolicella”. L’Amarone deve attendere il riconoscimento ancora qualche anno: per il momento è considerato una tipologia di Recioto, asciutto.

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1969

La corsa allo spazio diventa ispirazione

Dal fascino della corsa allo spazio, che culminerà con l’allunaggio del 20 luglio, e dalla voglia di celebrare questa conquista dell’umanità, diamo vita a una bottiglia celebrativa, ispirata al modulo lunare delle missioni Apollo.

Un design insolito che incontra immediatamente il favore dei clienti, tanto da convincerci a farla entrare in assortimento.

1989

avanguardia
Domìni Veneti

Al termine di un percorso di ricerca e di zonazione nella Valpolicella Classica nasce Domìni Veneti.

Una scelta coraggiosa e in contro-tendenza per l’epoca. Si tratta della prima operazione di posizionamento in fascia premium intrapresa da una cantina sociale italiana, che parte dalla selezione di una parte importante della propria produzione.

Il nome: un omaggio alle terre dell’antica Repubblica di Venezia, nell’epoca d’oro del Rinascimento.

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1990

È il momento
per l’Amarone di essere DOC

Buone notizie per l’Amarone che diventa DOC e non è più considerato Recioto. Festeggiamo il riconoscimento ufficiale del valore di un vino indissolubilmente legato alla nostra storia e alla nostra identità, in cui abbiamo sempre creduto.

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2004

Un nuovo nome:
Cantina Valpolicella Negrar

Sono sempre di più le persone che ci scelgono per rappresentare l’Amarone e le eccellenze della Valpolicella nel mondo. Vogliamo che quel territorio, che cammina con noi, diventi il centro del nostro nome.

Scegliamo di chiamarci Cantina Valpolicella Negrar.

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Missione
Sostenibilità

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Accompagniamo i nostri soci in un percorso di conversione ad una viticoltura non convenzionale, che parte dalla natura e ragiona sui suoi equilibri.

Lo facciamo insieme, come sempre, per creare una nuova e comune sensibilità, a beneficio del nostro territorio.

Diventiamo così i primi produttori di vini bioligici della zona Classica della Valpolicella.

Accompagniamo i nostri soci in un percorso di conversione ad una viticoltura non convenzionale, che parte dalla natura e ragiona sui suoi equilibri.

Lo facciamo insieme, come sempre, per creare una nuova e comune sensibilità, a beneficio del nostro territorio.

Diventiamo così i primi produttori di vini bioligici della zona Classica della Valpolicella.

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2010

L’Amarone
Conquista la DOCG

Dopo il disciplinare del 1990, l’Amarone ottiene la DOCG, entrando a pieno titolo nel firmamento dei grandi rossi italiani, amati nel mondo. La qualità del lavoro, l’impegno e la perseveranza di tutti coloro che hanno creduto in questo vino viene ripagata.

2023

un brindisi da 240 calici

È passato quasi un secolo da quel 23 agosto del 1933. Oggi i soci viticoltori sono 240 e oltre 700 gli ettari di vigneti nella Valpolicella Classica. Mentre celebriamo il raggiungimento di questo importante traguardo, siamo già pronti per gli anni che verranno, con lo stesso entusiasmo delle origini.

Ascoltare ed evolvere con la propria gente, contribuire a una crescita progressiva e sostenibile, rispettare i tempi della natura.

È questa la nostra identità e il migliore dei blend.

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