Andamento Meteo
Tempo stabile per tutta la settimana, caratterizzata da un aumento delle temperature medie con massime superiori ai 30°C. Possibili rovesci di lieve intensità nella giornata di giovedì.

Fase Fenologica
Nelle zone più precoci la fioritura può dirsi ormai conclusa, con acini delle dimensioni di grano di pepe (BBCH-73, grano di pepe). Nella maggior parte del nostro areale possiamo trovare la vite a BBCH-69 (fine fioritura), con gli acini in ingrossamento e con la presenza di residui fiorali (BBCH-71, allegagione).

Difesa Fitosanitaria: Patogeni
-Peronospora della Vite
(Plasmopara viticola)
Nelle aree più sensibili e con la copertura non sufficientemente applicata si continuano a riscontrare le infezioni su foglia ed ora anche sulle infiorescenze, anche se con diffusione limitata. Nelle zone con lunghe bagnature notturne o dove la pressione della malattia è molto alta si cominciano a riscontrare le prime infezioni secondarie. Si raccomanda di verificare le caratteristiche dei prodotti impiegati, e di ripristinare la protezione entro la scadenza dall’ultimo intervento.
I prodotti di copertura da impiegare sono sempre quelli a base di Ditianon, Folpet, Fluazinam alle dosi di etichetta oppure Rame (alla dose di 300-350 gr. di principio attivo per ettaro), tenendo in attenta considerazione eventuali limiti imposti dalle singole etichette. Ai prodotti di copertura va poi aggiunto un prodotto ad azione sistemica a scelta tra Fosfiti/Fosfonati o Fosetil Al.
Nelle aree con condizioni particolarmente favorevoli alle infezioni peronosporiche, integrare l’intervento anche con un prodotto a base di Metalaxil-M (sistemico acropeto) o Benalaxil-M (loco-sistemico), tenendo sempre presente i limiti di impiego in merito al numero di interventi e loro distanza di applicazione prevista in etichetta.
Nei vigneti dove l’allegagione è terminata si consiglia di integrare la copertura multisito della chioma con un prodotto con elevata affinità alle cere, in modo da garantire una buona copertura ai grappoli appena formati. I principi attivi consigliati sono: Zoxamide, Ametoctradina, Mandipropamide, Cyazofamid, Amisulbrom alla dose massima di etichetta. Verificare i limiti di utilizzo di etichetta e il numero di utilizzi consentiti nella certificazione SQNPI. Si consiglia l’alternanza dei vari principi attivi con meccanismo d’azione diverso in modo da evitare l’acquisizione di resistenza da parte del patogeno.
Si ribadisce sempre che se le condizioni richiedono un ripristino anticipato della protezione, applicare tra un sistemico e l’altro un prodotto di copertura, prestando attenzione alle etichette e quindi eventualmente alternarlo con quello utilizzato in precedenza.
Nei vigneti con vegetazione molto sviluppata e rischio elevato, si può in alternativa applicare un prodotto a base di Oxathiapiprolin in miscela sempre con un prodotto di copertura multisito.
Nei vigneti dove sono già presenti infezioni primarie e secondarie è opportuno integrare la copertura con un intervento preventivo/curativo a base di Cimoxanil a dose massima di etichetta, ricordando di acidificare la botte a pH compreso tra 5,5 e 6,5 dopo aver inserito tutti i prodotti nell’atomizzatore. Il Cimoxanil viene degradato a pH sub-alcalini ed esplica il massimo dell’azione preventiva-curativa nel range di pH indicato. Per l’acidificazione dell’acqua di consiglia l’uso di aceto di vino bianco, acido citrico (da sciogliere a parte) o acidi umici/fulvici.
Si ricorda che nella certificazione SQNPI non è possibile utilizzare più di DUE principi attivi per la stessa avversità (Ad esclusione di Rame, Zolfo, Fosfonato/Fosetyl Al e tutti i prodotti BIO)
Si può sempre prevedere infine l’aggiunta degli “induttori di resistenza” (alghe brune, ecc.) oppure Olio essenziale di arancio dolce (che svolge un’azione di contrasto anche contro l’oidio e i fitofagi).

1) Modello previsionale Peronospora - Negrar (Media Collina)

1) La settimana soleggiata e calda limita lo sviluppo di peronospora; la collina risulta più a rischio della pianura, con possibili piogge lievi e bagnature notturne conseguenti. Ripristinare la copertura dopo giovedi: i mm caduti dallo scorso trattamento non sono stati sufficienti a dilavare il prodotto, ma la fase critica di allegagione e lo sviluppo di nuova vegetazione richiede il ripristino della copertura. Abbinare un partner sistemico per garantire la massima difesa. Utilizzare prodotti affini alle cere solo terminata l’allegagione; in questo periodo è fondamentale avere le piante protette, vista la suscettibilità dei grappoli. Garantire la copertura per le bagnature notturne è fondamentale per non avere infezioni sui grappoli.
2) Modello previsionale Peronospora - San Pietro in Cariano (Pianura)

2) La settimana soleggiata e calda limita lo sviluppo di peronospora, anche se il rischio di infezioni secondarie rimane molto alto. Ripristinare la copertura dopo giovedi: i mm caduti dallo scorso trattamento non sono stati sufficienti a dilavare il prodotto, ma la fase critica di allegagione e lo sviluppo di nuova vegetazione richiede il ripristino della copertura. Abbinare un partner sistemico per garantire la massima difesa. Utilizzare prodotti affini alle cere solo terminata l’allegagione; in questo periodo è fondamentale avere le piante protette, vista la suscettibilità dei grappoli. Garantire la copertura per le bagnature notturne è fondamentale per non avere infezioni sui grappoli.
- Oidio: Mal Bianco della Vite
(Uncinula necator)
Proseguono le segnalazioni delle infezioni sulle foglie, pertanto si raccomanda di non trascurare la sua potenziale aggressività e di abbinare sempre alla difesa antiperonosporica un trattamento preventivo contro l’oidio. Nei vigneti più a rischio si iniziano a riscontrare le prime infezioni secondarie conidiche.
I prodotti da impiegare sono quelli a base di Zolfo alla dose medio/alta di etichetta, meglio se in formulazione liquida, integrato nelle aree più a rischio con Fluxapyroxad (massimo 2 applicazioni) o Spiroxamina (massimo 3 applicazioni), un I.B.E. (Penconazolo, Tetraconazolo, Difenoconazolo (massimo 1 intervento), Mefentrifluconazolo) oppure un Qol (Trifloxytrobin, Azoxystrobin, Pyraclostrobin) avendo cura di rispettare rigorosamente le dosi, il numero massimo di interventi indicati in etichetta e alternare i prodotti con medesimo principio attivo per evitare l’insorgenza di ceppi resistenti.
Nei vigneti solitamente soggetti a questa malattia si consiglia l’integrazione alla difesa con un trattamento a base di Zolfo Polverulento in grado di penetrare le chiome più vigorose.
3) Modello previsionale Oidio - Negrar (Media Collina)

3) Con l’aumento di temperature aumenta il rischio di infezione da parte di oidio, sia in collina sia in pianura. Nei vigneti più suscettibili ripristinare la copertura con Zolfo a dosi alte (6-8 kg/ha) ed eventualmente abbinare un partner sistemico, l’innalzamento delle temperature favorisce molto lo sviluppo di questo patogeno. Se possibile, effettuare un trattamento con Zolfo polverulento a foglie asciutte, molto efficace in queste situazioni dove il calore aiuta la sua sublimazione ed effetto fungicida. Nei vigneti meno suscettibili utilizzare la dose media di etichetta (4-5 kg/ha). Con l’aumentare della vegetazione aumentare anche il dosaggio medio di Zolfo per ettaro. Seguire indicazioni del bollettino per la scelta dei principi attivi da utilizzare.
4) Modello previsionale Oidio - San Pietro in Cariano (Pianura)

4) Con l’aumento di temperature aumenta il rischio di infezione da parte di oidio, sia in collina sia in pianura. Nei vigneti più suscettibili ripristinare la copertura con Zolfo a dosi alte (6-8 kg/ha) ed eventualmente abbinare un partner sistemico, l’innalzamento delle temperature favorisce molto lo sviluppo di questo patogeno. Se possibile, effettuare un trattamento con Zolfo polverulento a foglie asciutte, molto efficace in queste situazioni dove il calore aiuta la sua sublimazione ed effetto fungicida. Nei vigneti meno suscettibili utilizzare la dose media di etichetta (4-5 kg/ha). Con l’aumentare della vegetazione aumentare anche il dosaggio medio di Zolfo per ettaro. Seguire indicazioni del bollettino per la scelta dei principi attivi da utilizzare.
-Botrite: Muffa Grigia della Vite
(Botrytis cinerea)
Nelle zone particolarmente soggette a questo patogeno con condizioni climatiche favorevoli al suo sviluppo si consiglia di effettuare un primo trattamento antibotritico, essendo cominciata la fenologia più critica (da allegagione a chiusura grappolo).
Difesa Fitosanitaria: Fitofagi
-Cicalina della Flavescenza Dorata
(Scaphoideus titanus)
Continuano i monitoraggi delle prime forme giovanili (neanidi di prima e seconda età – L1 e L2) sulla pagina inferiore delle foglie dei polloni. L’insetto è riconoscibile grazie ai due puntini neri nella parte terminale dell’addome ed è grande 1.5-2 mm.
Il Decreto per la Lotta Obbligatoria alla Cicalina della Flavescenza Dorata (Scaphoideus titanus) 2025 dalla Regione Veneto. (DDR n. 58 dell’14 maggio 2025) è visionabile al seguente link: https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/dettaglio-news?articleId=14226536.
Come da comunicazione dell’U.O. Fitosanitario della Regione Veneto (Bollettino Vite n.8 del 29/05/2025 – https://sharing.regione.veneto.it/index.php/s/B6ERKTDDKxQEnE7) è stata stabilita la 1° Finestra di Intervento Regionale per tutte le situazioni laddove sono previsti 3 interventi ai sensi del Decreto (le aziende in gestione biologica e nei vigneti a gestione integrata nei quali si impiegano delle sostanze attive ammesse per la gestione biologica).

I principi attivi utilizzabili sono i seguenti:

Si ricorda che il trattamento contro lo Scaphoideus avrà effetto anche su Erasmoneura vulnerata e tutte le altre cicaline.
Utilizzare la Beauveria bassiana come primo trattamento nel caso sia riscontrata la presenza di cocciniglie in vigneto.
ATTENZIONE all’utilizzo di insetticidi in fioritura. Attendere la fine di questa fase fenologica prima di trattare, cercando di rimanere all’interno della finestra proposta per il trattamento obbligatorio.
Si prega di visionare il bollettino precedente, dedicato esclusivamente alla lotta obbligatoria contro questa cicalina.
Link: https://www.cantinanegrar.com/it/misure-di-lotta-obbligatoria-contro-la-flavescenza-dorata-30-maggio-2025
IMPORTANTE: Le indicazioni più dettagliate sulle date di intervento per le aziende convenzionali/SQNPI verranno condivise prossimamente, al momento della comunicazione da parte dell’UO Fitosanitario.

-Cicalina Americana della Vite
(Erasmoneura vulnerata)
Continua la segnalazione della presenza su diversi vigneti; non praticare al momento interventi con insetticidi; l’insetto verrà contenuto in concomitanza con i trattamenti obbligatori per la Cicalina della Flavescenza Dorata.

-Tignoletta della Vite
(Lobesia botrana)
Prevedere un monitoraggio con trappole per valutare l’eventualità di contenimento durante la stagione e saggiare l’efficacia della confusione. Per coloro che avessero in programma l’applicazione della confusione sessuale liquida, si consiglia l’applicazione entro la prossima settimana, in quanto comincierà il volo di 2° generazione.

-Cocciniglia Farinosa della Vite
(Planococcus ficus)
Prosegue la migrazione della Planococcus ficus (Cocciniglia farinosa). Se presente, si consiglia il lancio del parassitoide Anagyrus vladimiri; in alternativa, in caso di elevata presenza e per chi ha in giacenza un prodotto prodotto a base di Spirotretamat (Movento 48 SC). Prevederne l’impiego rigorosamente dopo la fine fioritura, considerato che il suo utilizzo avrà scadenza il 30/10/2025.
Nei vigneti a conduzione biologica si può effettuare il primo intervento contro lo Scaphoideus titanus con Beauveria Bassiana ATCC 74040, in grado di contenere anche le cocciniglie, in modo che il singolo trattamento sia efficace per entrambi; assicurarsi di irrorare bene anche il tronco e il ritidoma delle viti, zone dove le cocciniglie proliferano.

-Cocciniglia del Corniolo
(Parthenolecanium corni)
Per la Partenolecanium cornii (che si riconosce facilmente per lo scudetto ovale di color marrone sui tralci), valgono le stesse indicazioni. Eventuamente in caso di elevata presenza avvisare i tecnici per un monitoraggio del livello di parassitizzazione.

Operazioni Colturali
-Concimazioni
Abbiamo raggiunto il momento più adatto per integrare il Boro necessario per una corretta fioritura e allegagione dei grappoli. Nelle zone sensibili dove si è manifestata carenza negli anni precedenti e nelle zone dove è stata riscontrata acinellatura sui grappoli si consiglia una concimazione fogliare a base di Boro, possibilmente in forma chelata, in modo da favorirne l’assorbimento da parte dei tessuti.
Si ricorda che il picco di assorbimento del Boro è a pH leggermente acido (tra 5 e 6,5). Per massimizzare l’efficacia verificare il pH prima di effettuare la concimazione e nel caso aggiustarlo.

Nei vigneti dove è iniziata l’allegagione si può prevedere una concimazione a base di Calcio e Magnesio, che garantiscono un buon sviluppo dei grappoli e un inspessimento della buccia, fondamentale per evitare spaccature e conseguenti infezioni.
-Potatura verde
Si consiglia di iniziare le operazioni di Spollonatura e Scacchiatura per garantire una buona arieggiatura del vigneto. Nei vigneti a spalliera si consiglia di effettuare anche la Cimatura e la Palizzatura dei germogli.
Nei vigneti dove la fioritura è terminata si consiglia, ove possibile, un intervento con Defogliatrice pneumatica, in grado di garantire una migliore arieggiatura e irraggiamento della chioma ed eliminare eventuali residui di caliptre sui grappoli, che potrebbero compromettere lo stato fitosanitario di questi ultimi.
Eseguire tempestivamente i sopracitati interventi di spollonatura e scacchiatura, fintanto i germogli hanno uno sviluppo e lignificazione contenute. Con questi interventi effettuati ora si contengono le problematiche dovute alle ferite, si favorisce l’arieggiamento e limitano le condizioni favorevoli allo sviluppo e diffusione di crittogame e fitofagi. Attenzione, prima di entrare in campo per queste operazioni rispettare almeno 48 ora dall’esecuzione dell’ultimo intervento fitosanitario.

Comunicato Tecnico
In questo periodo è consigliata l’aggiunta alle miscele di un adesivante o la scelta formulati a base Rameici o Zolfo liquidi. Si ripete sempre l’importanza del rispetto delle etichette, in particolar modo dei prodotti di sintesi, perché sono state predisposte anche per contrastare l’insorgenza di ceppi resistenti.
Il loro impiego non corretto può quindi aggravare la situazione in casi di
particolare virulenza.
E’ importante non eseguire interventi con insetticidi senza giustificato motivo; preservare le fioriture fuori dalle aree trattate per permettere ai pronubi di svolgere la loro attività e favorire la diffusione degli insetti utili (predatori e parassitoidi) che come numero di specie sono di gran lunga superiori rispetto ai fitofagi, rappresentando degli importanti alleati per la difesa integrata del vigneto.
Si ricorda l’obbligo di avvisare il vicinato prima dell’esecuzione dei trattamenti, con indicazione del giorno e fascia oraria.
Lo Staff Tecnico
Claudio Oliboni – Andrea Barbieri
