17 Giugno 2025

BOLLETTINO FITOSANITARIO BIOLOGICO: 17 GIUGNO 2025

Andamento Meteo

Dopo le perturbazioni di lunedì, sono previste nella giornata odierna situazioni di debole instabilità locale, ed a seguire il ritorno del bel tempo con temperature in aumento nel corso di tutta la settimana.

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(Legenda: Giornata, Piovosità (mm), Umidità min/max, Temperatura min/max)

Fase Fenologica

La fase fenologica più rappresentativa dell’areale è data da acini con dimensioni di piccolo pisello (BBCH-75). Nella zone più precoci siamo in pre-chiusura grappolo (BBCH-77), mentre in quelle più tardive di alta collina gli acini hanno le dimensioni del grano di pepe (BBCH-73).

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(BBCH: 75 - Acini a dimensione di pisello)

Difesa Fitosanitaria: Patogeni

-Peronospora della Vite
(Plasmopara viticola)

Il periodo caldo e asciutto aiuta a limitare lo sviluppo di questo patogeno, anche se permangono situazioni  con manifestazioni su foglie e grappoli, riscontrate sia in difesa biologica che integrata. Nel complesso, la pressione infettiva rispetto allo scorso mese di Maggio è passata da alta a media. Nei testimoni non trattati la virulenza di questo fungo si manifesta elevata, con infezioni secondarie su foglia e sulla quasi la totalità dei grappoli. Le foglie e i grappoli sani rimangono comunque anche con il bel tempo ad un livello di suscettibilità tale da non permettere di abbassare la guardia nei confronti di questo patogeno.

I prodotti indicati per mantenere la protezione sono Poltiglia Bordolese o Ossicloruro di Rame IN ABBINAMENTO con un idrossido/solfato tribasico (alla dose di 250-300 gr. di principio attivo per ettaro) (ES: 300g Rame metallo ettaro Tot = 150g da ossicloruro + 150g da idrossido). L’aggiunta dell’idrossido/solfato tribasico ci garantisce una miglior prontezza di azione del rame su foglia, garantendo protezione immediata anche nelle situazioni di corte bagnature notturne, dove i sali più persistenti farebbero fatica a dissociarsi velocemente.

Ricordiamo che l’idrossido è molto dilavabile, quindi è sempre consigliato abbinarlo a un rameico più persistente o a un adesivante.  

Prediligere formulazioni liquide per massimizzare l’adesività del trattamento e garantire una copertura più duratura, e nel caso non fosse possibile, abbinare un adesivante ammesso in agricoltura biologica. 

Si può sempre prevedere infine l’aggiunta degli “induttori di resistenza” (alghe brune, ecc.) oppure Olio essenziale di arancio dolce (che svolge un’azione di contrasto anche contro l’oidio e i fitofagi).

Cercare di non superare i 7 giorni dall’ultimo trattamento, vista la fase critica.

Oltre che nella scelta dei prodotti, in questa fase è fondamentale eseguire le operazioni di pulizia dei germogli (spollonatura e scacchiatura) per favorire l’arieggiamento e l’ottimale posizionamento dei prodotti, favorire la loro buona distribuzione (con la corretta direzione e regolazione degli ugelli) e loro applicazione con foglie asciutte. Tenere quindi sempre monitorato il meteo per eseguire i trattamenti con un margine di diverse ore e permettere al prodotto di fissarsi sulla foglia senza che venga dilavato.

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Copertura residua: Ultimo trattamento in data 13/06/2025 con Ossicloruro di Rame + Idrossido di Rame (rapporto 1:1) a 300g di principio attivo per ha; La copertura andrà ripristinata dopo la pioggia di ieri e non oltre i 7 giorni dall'ultimo trattamento, per non rischiare infezioni da bagnature notturne.

1) Modello previsionale Peronospora - Negrar (Media Collina)

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(Modello Previsionale AGRIGENIUS VITE PRO - BASF ----- Jago, Negrar)

1) La settimana soleggiata e calda limita lo sviluppo di peronospora. Le piogge di ieri hanno abbassato notevolmente l’efficacia della scorsa copertura. Ripristinare la copertura nella giornata odierna o non appena possibile. Non sono previste piogge infettanti, ma garantire la copertura per le bagnature notturne è fondamentale per non avere infezioni sui grappoli.

2) Modello previsionale Peronospora - San Pietro in Cariano (Pianura)

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(Modello Previsionale AGRIGENIUS VITE PRO - BASF ----- Castelrotto, San Pietro in Cariano)

2) Situazione analoga alla collina: la settimana soleggiata e calda limita lo sviluppo di peronospora. Le piogge di ieri hanno abbassato notevolmente l’efficacia della scorsa copertura. Ripristinare la copertura nella giornata odierna o non appena possibile. Non sono previste piogge infettanti, ma garantire la copertura per le bagnature notturne è fondamentale per non avere infezioni sui grappoli.

foglia
(Peronospora su foglia - Testimone non trattato - Corvina - San Peretto)
grapp
(Peronospora palese su grappolo - Testimone non trattato - Corvina - San Vito)

- Oidio: Mal Bianco della Vite
(Uncinula necator)

Periodo perfetto per lo sviluppo di questo patogeno, bisogna prestare molta attenzione. Sono state riscontrare le prime infezioni conidiche sia su foglia che su grappolo. La raccomandazione è di non sottovalutare questa patologia, che potrebbe portare a ingenti perdite di produzione in breve tempo. 
I prodotti da impiegare sono quelli a base di Zolfo alla dose medio/alta di etichetta. 
Nei vigneti solitamente soggetti a questa malattia si consiglia l’integrazione alla difesa con un trattamento a base di Zolfo Polverulento in grado di penetrare le chiome più vigorose ed eliminare i residui di caliptre sui grappoli. 
Si ricorda che l’attività fungicida dello zolfo aumenta con l’aumentare delle temperature. 

3) Modello previsionale Oidio - Negrar (Media Collina)

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(Modello Previsionale AGRIGENIUS VITE PRO - BASF ----- Jago, Negrar)

3) Con l’aumento di temperature aumenta il rischio di infezione da parte di oidio, sia in collina sia in pianura.  Abbinare sempre il trattamento antioidico a quello antiperonosporico. Nei vigneti più suscettibili ripristinare la copertura con Zolfo a dosi alte (6-8 kg/ha), l’innalzamento delle temperature favorisce molto lo sviluppo di questo patogeno. Se possibile, effettuare un trattamento con Zolfo polverulento a foglie asciutte, molto efficace in queste situazioni dove il calore aiuta la sua sublimazione ed effetto fungicida. Nei vigneti meno suscettibili utilizzare la dose media di etichetta (4-5 kg/ha). Con l’aumentare della vegetazione aumentare anche il dosaggio medio di Zolfo per ettaro. 

4) Modello previsionale Oidio - San Pietro in Cariano (Pianura)

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(Modello Previsionale AGRIGENIUS VITE PRO - BASF ----- Castelrotto, San Pietro in Cariano)

4) La situazione in pianura è meno critica per questa avversità, ma assolutamente da non sottovalutare. Con l’aumento di temperature aumenta il rischio di infezione da parte di oidio, sia in collina sia in pianura.  Abbinare sempre il trattamento antioidico a quello antiperonosporico. Nei vigneti più suscettibili ripristinare la copertura con Zolfo a dosi alte (6-8 kg/ha), l’innalzamento delle temperature favorisce molto lo sviluppo di questo patogeno. Se possibile, effettuare un trattamento con Zolfo polverulento a foglie asciutte, molto efficace in queste situazioni dove il calore aiuta la sua sublimazione ed effetto fungicida. Nei vigneti meno suscettibili utilizzare la dose media di etichetta (4-5 kg/ha). Con l’aumentare della vegetazione aumentare anche il dosaggio medio di Zolfo per ettaro. 

-Botrite: Muffa Grigia della Vite
(Botrytis cinerea)

Nelle zone particolarmente soggette a questo patogeno e in vigneti particolarmente vigorosi si può già prevedere un primo trattamento antibotritico, da effettuare prima della chiusura grappolo, impiegando un prodotto autorizzato in biologico (Microrganismi, Terpenoli). Questo intervento va consigliato localizzato nella fascia dei grappoli e dopo aver effettuato le operazioni di sfogliatura.

Difesa Fitosanitaria: Fitofagi

-Cicalina della Flavescenza Dorata
(Scaphoideus titanus)

Prosegue il riscontro delle prime forme giovanili (neanidi di prima, seconda e terza età – L1, L2 e L3) sulla pagina inferiore delle foglie dei polloni e quelle basali sui tralci. L’insetto è riconoscibile grazie ai due puntini neri nella parte terminale dell’addome.
Per questo insetto è prevista la lotta obbligatoria, come da Decreto Regionale, visionabile al seguente link
https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/dettaglio-news?articleId=14226536
E’ stata stabilita anche la 2° Finestra di Intervento per chi adotta la difesa INTEGRATA obbligatoria e volontaria (SQNPI) e che utilizzano esclusivamente insetticidi di sintesi, come riportato nella seguente tabella.
Permangono le indicazioni dei bollettini scorsi per le aziende in Difesa Biologica/Difesa Integrata con prodotti biologici (termine massimo del primo trattamento il 14 Giugno 2025).

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I principi attivi RACCOMANDATI sono i seguenti:

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Si raccomanda di monitorare costantemente il proprio vigneto, e nel caso si rilevino piante con sintomi di Flavescenza dorata provvedere alla loro immediata capitozzatura e successiva rimozione. Oltre che un adempimento obbligatorio previsto dal Decreto Regionale, è l’intervento agronomico più efficace per contrastare la sua diffusione.

Si ricorda inoltre che il trattamento contro lo Scaphoideus avrà effetto anche su Erasmoneura vulnerata e tutte le altre cicaline.

Si prega di visionare il bollettini precedenti, dedicati esclusivamente alla lotta obbligatoria contro questa cicalina.
Link: 
https://www.cantinanegrar.com/it/misure-di-lotta-obbligatoria-contro-la-flavescenza-dorata-30-maggio-2025 (BIO)
https://www.cantinanegrar.com/it/misure-di-lotta-obbligatoria-contro-la-flavescenza-dorata-05-giugno-2025 (INTEGRATO)

ATTENZIONE: I piretroidi vanno somministrati almeno a distanza di 3-4 giorni prima della prossima pioggia, soprattutto quelli di contatto. Per massimizzarne l’efficacia evitare di abbinarli al trattamento antiperonosporico/antioidico nel caso quest’ultimo si effettui in prossimità delle piogge. 

 

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-Cicalina Americana della Vite
(Erasmoneura vulnerata)

Continua la segnalazione della presenza su diversi vigneti; non praticare al momento interventi con insetticidi; l’insetto verrà contenuto in concomitanza con i trattamenti obbligatori per la Cicalina della Flavescenza Dorata. 

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(Foglia colpita da Erasmoneura vulnerata)

-Tignoletta della Vite
(Lobesia botrana)

Si segnalano le prime catture dei maschi di seconda generazione, in anticipo di circa 7 giorni rispetto la scorsa annata. Nei vigneti dove non è stata fatta la confusione sessuale si può prevedere un primo intervento con prodotto ovo-larvicida a base di Bacillus thuringiensis. Una eventuale ribattuta con larvicida sarà effettuato successivamente in data che verrà indicata nei prossimi bollettini. L’ideale è l’applicazione del prodotto sulla fascia dei grappoli, abbinato all’intervento antibotritico.

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(Grafico di sviluppo della prima e seconda generazione di Tignoletta)
nido con crisalide
(Nido di Tignoletta con Crisalide viva)

-Cocciniglia Farinosa della Vite
(Planococcus ficus)

Prosegue la migrazione della Planococcus ficus (Cocciniglia farinosa). Si consiglia di sospendere al momento il lancio del parassitoide Anagyrus vladimiri.
Nei vigneti biologici dove è stato effettuato il primo intervento contro lo Scaphoideus titanus con Beauveria Bassiana ATCC 74040, si ha avuto un effetto di contenimento anche per le cocciniglie. 

-Cocciniglia del Corniolo
(Parthenolecanium corni)

Per la Partenolecanium cornii (che si riconosce facilmente per lo scudetto ovale di color marrone sui tralci), valgono le stesse indicazioni, anche se difficilmente arriva a provocare danni in quanto generalmente molto contenuta dagli insetti ausiliari. 

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(Scudetto di Parthenolecanium corni)

Operazioni Colturali

-Concimazioni

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(Grafico assorbimento Calcio e Magnesio in funzione del pH)

Nei vigneti dove è iniziata l’allegagione si può prevedere una concimazione a base di Calcio e Magnesio, che garantiscono un buon sviluppo dei grappoli e un inspessimento della buccia, fondamentale per evitare spaccature e conseguenti infezioni. 

-Potatura verde

Si consiglia di completare le operazioni di sfogliatura con defogliatrice pneumatica, ed iniziare le cimature  per garantire una migliore arieggiatura e irraggiamento della chioma. Nei vigneti a spalliera procedere con la palizzatura dei germogli in crescita.

Cercare di ritardare il più possibile la cimatura, in modo da ritardare lo sviluppo delle femminelle. Inspessire la chioma significa meno penetrazione del trattamento e più vegetazione da coprire. Questo porta il rischio di sviluppo incontrollato di infezioni secondarie, molto difficili da combattere in difesa biologica.  
Nei vigneti sensibili a scottature è consigliato trattare almeno la fascia grappolo, con Caolino o Zeolite.

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(Defogliatrice pneumatica - Fonte: Google Immagini)

Comunicato Tecnico

In questo periodo è consigliata  l’aggiunta alle miscele di un adesivante o la scelta formulati a base Rameici o Zolfo liquidi. Si ripete sempre l’importanza del rispetto delle etichette, in particolar modo dei prodotti di sintesi, perché sono state predisposte anche per contrastare l’insorgenza di ceppi resistenti.
Il loro impiego non corretto può quindi aggravare la situazione in casi di
particolare virulenza.

E’ importante non eseguire interventi con insetticidi senza giustificato motivo; preservare le fioriture fuori dalle aree trattate per permettere ai pronubi di svolgere la loro attività e favorire la diffusione degli insetti utili (predatori e parassitoidi) che come numero di specie sono di gran lunga superiori rispetto ai fitofagi, rappresentando degli importanti alleati per la difesa integrata del vigneto.

Si ricorda l’obbligo di avvisare il vicinato prima dell’esecuzione dei trattamenti, con indicazione del giorno e fascia oraria.

Lo Staff Tecnico

Claudio Oliboni – Andrea Barbieri

 

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