10 Giugno 2025

BOLLETTINO FITOSANITARIO VITE: 10 GIUGNO 2025

Andamento Meteo

Tempo stabile per tutta la settimana, caratterizzata da un aumento delle temperature medie con massime superiori ai 30°C. Possibili rovesci partiranno da domenica pomeriggio e potrebbero protrarsi fino a martedì prossimo. Lo sviluppo di queste perturbazioni andrà monitorato durante il fine settimana. 

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(Legenda: Giornata, Piovosità (mm), Umidità min/max, Temperatura min/max)

Fase Fenologica

Nelle maggior parte del nostro areale la fioritura può dirsi ormai conclusa, con acini delle dimensioni di grano di pepe (BBCH-73). Nella zone più precoci possiamo trovare la vite a BBCH-75 (Acini dimensioni di un pisello). Nelle zone più tardive di alta collina o con molta difformità fenologica ritroviamo situazioni dove la fioritura non è ancora terminata e le caliptre non sono ancora completamente cadute (BBCH-63/65).

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(BBCH: 75 - Acini a dimensione di pisello)

Difesa Fitosanitaria: Patogeni

-Peronospora della Vite
(Plasmopara viticola)

Questa settimana all’insegna del bel tempo ha limitato lo sviluppo di questo patogeno, anche se permangono situazioni dove le manifestazioni su foglie e grappoli sono più che evidenti, riscontrate sia in biologico che in integrato. Molto alta la pressione sui testimoni non trattati, con presenza di elevata di infezioni secondarie su foglia e quasi la totalità dei grappoli colpiti.
I prodotti di copertura da impiegare sono sempre quelli a base di Ditianon, Folpet, Fluazinam alle dosi di etichetta oppure Rame (alla dose di 250-300 gr. di principio attivo per ettaro), tenendo in attenta considerazione eventuali limiti imposti dalle singole etichette. 
 Nei vigneti dove l’allegagione è terminata si consiglia di integrare la copertura multisito della chioma con un prodotto con elevata affinità alla cere, in modo da garantire una buona copertura ai grappoli appena formati. I principi attivi consigliati sono: Zoxamide, Ametoctradina, Mandipropamide, Cyazofamid, Amisulbrom alla dose massima di etichetta. Verificare i limiti di utilizzo di etichetta e il numero di utilizzi consentiti nella certificazione SQNPI. Si consiglia l’alternanza dei vari principi attivi con meccanismo d’azione diverso in modo da evitare l’acquisizione di resistenza da parte del patogeno.
Si ribadisce sempre che se le condizioni richiedono un ripristino anticipato della protezione, applicare tra un sistemico e l’altro un prodotto di copertura, prestando attenzione alle etichette e quindi eventualmente alternarlo con quello utilizzato in precedenza.
Nei vigneti dove sono già presenti infezioni primarie e secondarie è opportuno integrare la copertura con un intervento preventivo/curativo a base di Cimoxanil a dose massima di etichetta, ricordando di acidificare la botte a pH compreso tra 5,5 e 6,5 dopo aver inserito tutti i prodotti nell’atomizzatore. Il Cimoxanil viene degradato a pH sub-alcalini ed esplica il massimo dell’azione preventiva-curativa nel range di pH indicato. Per l’acidificazione dell’acqua di consiglia l’uso di aceto di vino bianco, acido citrico (da sciogliere a parte) o acidi umici/fulvici. 
Si ricorda che nella certificazione SQNPI non è possibile utilizzare più di DUE principi attivi per la stessa avversità (Ad esclusione di Rame, Zolfo, Fosfonato/Fosetyl Al e tutti i prodotti BIO)
Si può sempre prevedere infine l’aggiunta degli “induttori di resistenza” (alghe brune, ecc.) oppure Olio essenziale di arancio dolce (che svolge un’azione di contrasto anche contro l’oidio e i fitofagi).
Attenzione a utilizzare il Metalaxil-M a ridosso delle operazioni di cimatura: essendo un fungicida sistemico acropeto esso tende ad accumularsi negli apici dei germogli e andrebbe sprecato visto la rimozione di questi ultimi.

1) Modello previsionale Peronospora - Negrar (Media Collina)

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(Modello Previsionale AGRIGENIUS VITE PRO - BASF ----- Jago, Negrar)

1) La settimana soleggiata e calda limita lo sviluppo di peronospora; attenzione però alle pioggie previste per domenica/lunedi. Ripristinare la copertura entro sabato sera: i mm caduti dallo scorso trattamento non sono stati sufficienti a dilavare il prodotto, ma la fase critica di allegagione e lo sviluppo di nuova vegetazione richiede il ripristino della copertura. Abbinare un partner sistemico per garantire la massima difesa. Utilizzare prodotti affini alle cere solo terminata l’allegagione; in questo periodo è fondamentale avere le piante protette, vista la suscettibilità dei grappoli. Garantire la copertura per le bagnature notturne è fondamentale per non avere infezioni sui grappoli.

2) Modello previsionale Peronospora - San Pietro in Cariano (Pianura)

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(Modello Previsionale AGRIGENIUS VITE PRO - BASF ----- Castelrotto, San Pietro in Cariano)

2) Situazione analoga alla collina: la settimana soleggiata e calda limita lo sviluppo di peronospora; attenzione però alle pioggie previste per domenica/lunedi. Ripristinare la copertura entro sabato sera: i mm caduti dallo scorso trattamento non sono stati sufficienti a dilavare il prodotto, ma la fase critica di allegagione e lo sviluppo di nuova vegetazione richiede il ripristino della copertura. Abbinare un partner sistemico per garantire la massima difesa. Utilizzare prodotti affini alle cere solo terminata l’allegagione; in questo periodo è fondamentale avere le piante protette, vista la suscettibilità dei grappoli. Garantire la copertura per le bagnature notturne è fondamentale per non avere infezioni sui grappoli.

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(Peronospora su foglia - Testimone non trattato - Corvina - San Peretto)
grapp
(Peronospora palese su grappolo - Testimone non trattato - Corvina - San Vito)

- Oidio: Mal Bianco della Vite
(Uncinula necator)

Periodo perfetto per lo sviluppo di questo patogeno, bisogna prestare molta attenzione. Sono state riscontrare le prime infezioni conidiche sia su foglia che su grappolo. La raccomandazione è di non sottovalutare questa patologia, che potrebbe portare a ingenti perdite di produzione in breve tempo. 
I prodotti da impiegare sono quelli a base di Zolfo alla dose medio/alta di etichetta, meglio se in formulazione liquida, integrato nelle aree più a rischio con Metrafenone, Fluxapyroxad (massimo 2 applicazioni), un I.B.E. (Penconazolo, Tetraconazolo, Difenoconazolo (massimo 1 intervento), Mefentrifluconazolo) oppure un Qol (Trifloxytrobin,  Azoxystrobin, Pyraclostrobin) avendo cura di rispettare rigorosamente le dosi, il numero massimo di interventi  indicati in etichetta e alternare i prodotti con medesimo principio attivo per evitare l’insorgenza di ceppi resistenti. 
Nei vigneti solitamente soggetti a questa malattia si consiglia l’integrazione alla difesa con un trattamento a base di Zolfo Polverulento in grado di penetrare le chiome più vigorose ed eliminare i residui di caliptre sui grappoli. 
Si ricorda che l’attività fungicida dello zolfo aumenta con l’aumentare delle temperature. Evitare di utilizzare sistemici senza abbinarli a Zolfo.

3) Modello previsionale Oidio - Negrar (Media Collina)

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(Modello Previsionale AGRIGENIUS VITE PRO - BASF ----- Jago, Negrar)

3) Con l’aumento di temperature aumenta il rischio di infezione da parte di oidio, sia in collina sia in pianura.  Abbinare sempre il trattamento antioidico a quello antiperonosporico, trattare entro sabato sera. Nei vigneti più suscettibili ripristinare la copertura con Zolfo a dosi alte (6-8 kg/ha) ed eventualmente abbinare un partner sistemico, l’innalzamento delle temperature favorisce molto lo sviluppo di questo patogeno. Se possibile, effettuare un trattamento con Zolfo polverulento a foglie asciutte, molto efficace in queste situazioni dove il calore aiuta la sua sublimazione ed effetto fungicida. Nei vigneti meno suscettibili utilizzare la dose media di etichetta (4-5 kg/ha). Con l’aumentare della vegetazione aumentare anche il dosaggio medio di Zolfo per ettaro. Seguire indicazioni del bollettino per la scelta dei principi attivi da utilizzare.

4) Modello previsionale Oidio - San Pietro in Cariano (Pianura)

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(Modello Previsionale AGRIGENIUS VITE PRO - BASF ----- Castelrotto, San Pietro in Cariano)

4) La situazione in pianura è meno critica per questa avversità, ma assolutamente da non sottovalutare. Con l’aumento di temperature aumenta il rischio di infezione da parte di oidio, sia in collina sia in pianura.  Abbinare sempre il trattamento antioidico a quello antiperonosporico, trattare entro sabato sera. Nei vigneti più suscettibili ripristinare la copertura con Zolfo a dosi alte (5-7 kg/ha) ed eventualmente abbinare un partner sistemico, l’innalzamento delle temperature favorisce molto lo sviluppo di questo patogeno. Se possibile, effettuare un trattamento con Zolfo polverulento a foglie asciutte, molto efficace in queste situazioni dove il calore aiuta la sua sublimazione ed effetto fungicida. Nei vigneti meno suscettibili utilizzare la dose media di etichetta (4-5 kg/ha). Con l’aumentare della vegetazione aumentare anche il dosaggio medio di Zolfo per ettaro. Seguire indicazioni del bollettino per la scelta dei principi attivi da utilizzare.

-Botrite: Muffa Grigia della Vite
(Botrytis cinerea)

Nelle zone particolarmente soggette a questo patogeno con condizioni climatiche favorevoli al suo sviluppo si consiglia di effettuare un primo trattamento antibotritico, essendo cominciata la fenologia più critica (da allegagione a chiusura grappolo).

Difesa Fitosanitaria: Fitofagi

-Cicalina della Flavescenza Dorata
(Scaphoideus titanus)

Proseguono i monitoraggi delle prime forme giovanili (neanidi di prima, seconda e terza età – L1, L2 e L3) sulla pagina inferiore delle foglie dei polloni. L’insetto è riconoscibile grazie ai due puntini neri nella parte terminale dell’addome ed è grande 1.5-2 mm.
Il Decreto per la Lotta Obbligatoria alla Cicalina della Flavescenza Dorata (Scaphoideus titanus) 2025 dalla Regione Veneto. (DDR n. 58 dell’14 maggio 2025) è visionabile al seguente link: 
https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/dettaglio-news?articleId=14226536 o scaricabile cliccando QUI.
Come da comunicazione dell’U.O. Fitosanitario della Regione Veneto (Bollettino Vite n.9 del 04/06/2025 – 
https://sharing.regione.veneto.it/index.php/s/kTDynKi83EDJQ4Q ) è stata stabilita la 1° Finestra di Intervento Regionale anche per le realtà con due interventi insetticidi obbligatori: quindi per le aziende in gestione INTEGRATA obbligatoria e volontaria (SQNPI) che utilizzano esclusivamente insetticidi di sintesi.

In questo caso, l’obbligo del primo intervento va eseguito nella finestra dal 9 al 20 giugno, e comunque dopo la completa fioritura della vite.
Permangono le indicazioni dei bollettini scorsi per le aziende in Difesa Biologica/Difesa Integrata con prodotti biologici. (Termine massimo 14 Giugno 2025)

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I principi attivi RACCOMANDATI sono i seguenti:

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Si ricorda che il trattamento contro lo Scaphoideus avrà effetto anche su Erasmoneura vulnerata e tutte le altre cicaline.
Per le aziende biologiche utilizzare la Beauveria bassiana come primo trattamento nel caso sia riscontrata la presenza di cocciniglie in vigneto.
ATTENZIONE all’utilizzo di insetticidi in fioritura. Attendere la fine di questa fase fenologica prima di trattare, cercando di rimanere all’interno della finestra proposta per il trattamento obbligatorio.
Si prega di visionare il bollettini precedenti, dedicati esclusivamente alla lotta obbligatoria contro questa cicalina.
Link: 
https://www.cantinanegrar.com/it/misure-di-lotta-obbligatoria-contro-la-flavescenza-dorata-30-maggio-2025 (BIO)
https://www.cantinanegrar.com/it/misure-di-lotta-obbligatoria-contro-la-flavescenza-dorata-05-giugno-2025 (INTEGRATO)

ATTENZIONE: I piretroidi vanno somministrati almeno a distanza di 3-4 giorni prima della prossima pioggia, soprattutto quelli di contatto. Per massimizzarne l’efficacia evitare di abbinarli al trattamento antiperonosporico/antioidico nel caso quest’ultimo si effettui in prossimità delle piogge. 

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-Cicalina Americana della Vite
(Erasmoneura vulnerata)

Continua la segnalazione della presenza su diversi vigneti; non praticare al momento interventi con insetticidi; l’insetto verrà contenuto in concomitanza con i trattamenti obbligatori per la Cicalina della Flavescenza Dorata. 

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(Foglia colpita da Erasmoneura vulnerata)

-Tignoletta della Vite
(Lobesia botrana)

Si segnala la presenza contenuta di nidi di Tignoletta su infiorescenze, anche su vigneti aventi la confusione sessuale. Prevedere un monitoraggio con trappole per valutare l’eventualità di contenimento durante la stagione e saggiare l’efficacia della confusione. Per coloro che avessero in programma l’applicazione della confusione sessuale liquida, si consiglia l’applicazione entro fine settimana,  in quanto sta cominciando il volo di 2° generazione. Se possibile effettuare un intervento con defogliatrice pneumatica o con impolveratrice, entrambi in grado di rimuovere e pulire i grappoli dai residui di caliptre, utilizzate da questo insetto per costruirsi il nido. 

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(Grafico di sviluppo della prima e seconda generazione di Tignoletta)
nido con crisalide
(Nido di Tignoletta con Crisalide viva)

-Cocciniglia Farinosa della Vite
(Planococcus ficus)

Prosegue la migrazione della Planococcus ficus (Cocciniglia farinosa). Se presente, si consiglia il lancio del parassitoide Anagyrus vladimiri;  in alternativa, in caso di elevata presenza e per chi ha in giacenza un prodotto prodotto a base di Spirotretamat (Movento 48 SC). Prevederne l’impiego rigorosamente dopo la fine fioritura, considerato che il suo utilizzo avrà scadenza il 30/10/2025.
Nei vigneti sia integrati che utilizzano insetticidi biologici sia biologici si può effettuare il primo intervento contro lo Scaphoideus titanus con Beauveria Bassiana ATCC 74040, in grado di contenere anche le cocciniglie, in modo che il singolo trattamento sia efficace per entrambi; assicurarsi di irrorare bene anche il tronco e il ritidoma delle viti, zone dove le cocciniglie proliferano.

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(Lancio di Anagyrus vladimiri, parassitoide di Cocciniglia))

-Cocciniglia del Corniolo
(Parthenolecanium corni)

Per la Partenolecanium cornii (che si riconosce facilmente per lo scudetto ovale di color marrone sui tralci), valgono le stesse indicazioni. Eventuamente in caso di elevata presenza avvisare i tecnici per un monitoraggio del livello di parassitizzazione.

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(Scudetto di Parthenolecanium corni)

Operazioni Colturali

-Concimazioni

Nei vigneti più tardivi abbiamo raggiunto il momento più adatto per integrare il Boro necessario per una corretta fioritura e allegagione dei grappoli. Nelle zone sensibili più tardive dove si è manifestata carenza negli anni precedenti e nelle zone dove è stata riscontrata acinellatura sui grappoli si consiglia una concimazione fogliare a base di Boro, possibilmente in forma chelata, in modo da favorirne l’assorbimento da parte dei tessuti. 

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(Grafico assorbimento Boro in funzione del pH)

Nei vigneti dove è iniziata l’allegagione si può prevedere una concimazione a base di Calcio e Magnesio, che garantiscono un buon sviluppo dei grappoli e un inspessimento della buccia, fondamentale per evitare spaccature e conseguenti infezioni. 

-Potatura verde

Si consiglia di iniziare le operazioni di Spollonatura e Scacchiatura per garantire una buona arieggiatura del vigneto. Nei vigneti a spalliera si consiglia di effettuare anche la Cimatura e la Palizzatura dei germogli. 
Nei vigneti dove la fioritura è terminata si consiglia, ove possibile, un intervento con Defogliatrice pneumatica, in grado di garantire una migliore arieggiatura e irraggiamento della chioma ed eliminare eventuali residui di caliptre sui grappoli, che potrebbero compromettere lo stato fitosanitario di questi ultimi. 
Nei vigneti sensibili a scottature e a carenza idrica è vivamente consigliato trattare, almeno la fascia grappolo, con Caolino o Zeolite.

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(Spollonatura manuale - Fonte: Google Immagini)

Comunicato Tecnico

In questo periodo è consigliata  l’aggiunta alle miscele di un adesivante o la scelta formulati a base Rameici o Zolfo liquidi. Si ripete sempre l’importanza del rispetto delle etichette, in particolar modo dei prodotti di sintesi, perché sono state predisposte anche per contrastare l’insorgenza di ceppi resistenti.
Il loro impiego non corretto può quindi aggravare la situazione in casi di
particolare virulenza.

E’ importante non eseguire interventi con insetticidi senza giustificato motivo; preservare le fioriture fuori dalle aree trattate per permettere ai pronubi di svolgere la loro attività e favorire la diffusione degli insetti utili (predatori e parassitoidi) che come numero di specie sono di gran lunga superiori rispetto ai fitofagi, rappresentando degli importanti alleati per la difesa integrata del vigneto.

Si ricorda l’obbligo di avvisare il vicinato prima dell’esecuzione dei trattamenti, con indicazione del giorno e fascia oraria.

Lo Staff Tecnico

Claudio Oliboni – Andrea Barbieri

 

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