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17 Luglio 2018

Bollettino fitosanitario del 17 Luglio 2018

Meteo: è previsto bel tempo con aumento delle temperature fino a fine settimana.

Fase fenologica: la maggior parte dei vigneti si trova nella fase di pre-invaiatura tranne per alcune varietà precoci e vigneti bene esposti dove l’invaiatura è già iniziata anche per la Corvina.

Peronospora: nella maggior parte dei vigneti rimane la presenza delle macchie d’olio secondarie sulle femminelle, che a seguito delle piogge continuano a sporulare.  Non rimane che tenere pulite le femminelle dalle infezioni secondarie, ripristinando la copertura settimanale con i soli prodotti rameici. Solo nei casi dove le femminelle sono pulite si possono allungare i turni di trattamento.

Oidio: si segnalano presenze di infezioni su grappolo anche in pianura. Anche in questo caso si mantengono le coperture settimanali con zolfo, con dosaggi di etichetta medio-alti. Dove possibile si può distribuire zolfo ventilato.

Botrite: al momento  non si riscontrano infezioni.

Tignoletta: si trovano sugli acini le larve a diverso stadio di sviluppo. Al momento non si eseguono interventi, ma si prosegue con il monitoraggio per valutare l’intervento sulla terza generazione.

Grandine:  in caso di eventi grandinigeni in questo periodo, si consiglia di intervenire con tempestività con prodotti a base di bicarbonato di potassio oppure con rameici (da non applicare insieme per evitare fenomeni di fitotossicità); oppure ancora con antibotritici microbiologici o terpenici. Il folpet, oltre che essere un prodotto molto pericoloso per la salute (sospettato di provocare il cancro), a volte proposto dopo le grandinate, rimane efficace solo se applicato entro le 12/18 ore dall’evento, ma da questo periodo inizia ad avere effetti negativi sulla fermentazione dei mosti.

Olivo: per la mosca le previsioni sono di forti intestazioni, pertanto si consiglia di esporre le trappole con funzione di “Attrack & Kill” entro la metà di luglio.

Nota: la dose massima di rame metallo prevista dal disciplinare RRR per il 2018 è stata innalzata a 9 kg/ettaro/anno, salvo limitazioni di etichetta. Per i produttori  biologici rimane il limite di 6 kg /ettaro/anno.

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