Andamento Meteo
Dopo le perturbazioni di lunedì, sono previste nella giornata odierna situazioni di debole instabilità locale, ed a seguire il ritorno del bel tempo con temperature in aumento nel corso di tutta la settimana.

Fase Fenologica
La fase fenologica più rappresentativa dell’areale è data da acini con dimensioni di piccolo pisello (BBCH-75). Nella zone più precoci siamo in pre-chiusura grappolo (BBCH-77), mentre in quelle più tardive di alta collina gli acini hanno le dimensioni del grano di pepe (BBCH-73).

Difesa Fitosanitaria: Patogeni
-Peronospora della Vite
(Plasmopara viticola)
Il periodo caldo e asciutto aiuta a limitare lo sviluppo di questo patogeno, anche se permangono situazioni con manifestazioni su foglie e grappoli, riscontrate sia in difesa biologica che integrata. Nel complesso, la pressione infettiva rispetto allo scorso mese di Maggio è passata da alta a media. Nei testimoni non trattati la virulenza di questo fungo si manifesta elevata, con infezioni secondarie su foglia e sulla quasi la totalità dei grappoli. Le foglie e i grappoli sani rimangono comunque anche con il bel tempo ad un livello di suscettibilità tale da non permettere di abbassare la guardia nei confronti di questo patogeno.
Si raccomanda pertanto di mantenere la copertura con l’impiego di prodotti multisito a base di Folpet, Fluazinam alle dosi di etichetta oppure con Rame (alla dose di 250-300 gr. di principio attivo per ettaro), tenendo in attenta considerazione eventuali limiti imposti dalle singole etichette.
Per garantire la buona protezione dei grappoli è consigliata l’integrazione con un prodotto avente elevata affinità alla cere. I principi attivi consigliati sono a base di: Zoxamide (massimo 4 interventi l’anno) , Ametoctradina (massimo 3), Amisulbrom (massimo 3), Cyazofamid. Si consiglia l’alternanza dei vari principi attivi con meccanismo d’azione diverso in modo da evitare l’acquisizione di resistenza da parte del patogeno.
Dove sono già presenti infezioni primarie e secondarie si può integrare la copertura con un intervento preventivo/curativo a base di Cimoxanil alla dose massima di etichetta, ricordando di acidificare la botte a pH compreso tra 5,5 e 6,5 dopo aver inserito tutti i prodotti nell’atomizzatore. Il Cimoxanil viene degradato a pH sub-alcalini ed esplica il massimo della sua azione in questo range di pH. Per l’acidificazione dell’acqua di consiglia l’uso di aceto di vino bianco, acido citrico (da sciogliere a parte) o acidi umici/fulvici fino a raggiungere il livello indicato. Si raccomanda di non superare il numero massimo di interventi annui previsti in etichetta.
Attenzione per chi ha aderito alla certificazione SQNPI: non è possibile utilizzare più di 2 principi attivi per la stessa avversità per singolo intervento (ad esclusione di Rame, Zolfo, Fosfonato/Fosetyl Al e tutti i prodotti BIO).
Con l’approssimarsi delle operazioni di cimatura si possono ritenere conclusi i cicli di trattamento con i prodotti sistemici (es. Metalaxil-M), visto che si va a togliere il loro accumulo sugli apici dei germogli e quindi a ridurne l’efficacia.
Si può sempre prevedere l’aggiunta di Olio essenziale di arancio dolce (che svolge un’azione di contrasto anche contro l’oidio e i fitofagi).
1) Modello previsionale Peronospora - Negrar (Media Collina)

1) La settimana soleggiata e calda limita lo sviluppo di peronospora. Ripristinare la copertura entro la scadenza dello scorso trattamento. Utilizzare prodotti affini alle cere; in questo periodo è fondamentale avere le piante protette, vista la suscettibilità dei grappoli. Garantire la copertura per le bagnature notturne è fondamentale per non avere infezioni sui grappoli.
2) Modello previsionale Peronospora - San Pietro in Cariano (Pianura)

2) Situazione analoga alla collina: la settimana soleggiata e calda limita lo sviluppo di peronospora. Ripristinare la copertura entro la scadenza dello scorso trattamento. Utilizzare prodotti affini alle cere; in questo periodo è fondamentale avere le piante protette, vista la suscettibilità dei grappoli. Garantire la copertura per le bagnature notturne è fondamentale per non avere infezioni sui grappoli.


- Oidio: Mal Bianco della Vite
(Uncinula necator)
Il periodo rimane molto favorevole allo sviluppo di questo patogeno che si riscontra con infezioni conidiche sia su foglia che su grappolo. La raccomandazione è quindi di non sottovalutarlo in quanto in grado di svilupparsi velocemente portare ad ingenti perdite di produzione in breve tempo.
I prodotti da impiegare sono quelli a base di Zolfo alla dose medio/alta di etichetta, meglio se in formulazione liquida, integrato nelle aree più a rischio con prodotti a scelta a base di Metrafenone, Fluxapyroxad, Ciflufenamide, Proquinazid, Pyriofenone, oppure con un I.B.E. (Penconazolo, Tetraconazolo, Difenoconazolo, Mefentrifluconazolo) o un Qol (Trifloxytrobin, Azoxystrobin, Pyraclostrobin), avendo cura di rispettare rigorosamente le dosi, il numero massimo di interventi indicati in etichetta e alternare i prodotti con medesimo principio attivo per evitare l’insorgenza di ceppi resistenti. Non impiegare i prodotti di sintesi senza l’abbinamento con lo Zolfo.
Nei vigneti solitamente soggetti a questa malattia si consiglia l’integrazione tra le applicazioni con un trattamento a base di Zolfo Polverulento, in grado di penetrare le chiome più vigorose ed eliminare i residui delle caliptre sui grappoli.
Si ricorda che l’attività fungicida dello zolfo aumenta con l’aumentare delle temperature.
3) Modello previsionale Oidio - Negrar (Media Collina)

3) Con l’aumento di temperature aumenta il rischio di infezione da parte di oidio, sia in collina sia in pianura. Abbinare sempre il trattamento antioidico a quello antiperonosporico. Nei vigneti più suscettibili ripristinare la copertura con Zolfo a dosi alte (6-8 kg/ha) ed eventualmente abbinare un partner sistemico, l’innalzamento delle temperature favorisce molto lo sviluppo di questo patogeno. Se possibile, effettuare un trattamento con Zolfo polverulento a foglie asciutte, molto efficace in queste situazioni dove il calore aiuta la sua sublimazione ed effetto fungicida. Nei vigneti meno suscettibili utilizzare la dose media di etichetta (4-5 kg/ha). Con l’aumentare della vegetazione aumentare anche il dosaggio medio di Zolfo per ettaro. Seguire indicazioni del bollettino per la scelta dei principi attivi da utilizzare.
4) Modello previsionale Oidio - San Pietro in Cariano (Pianura)

4) La situazione in pianura è meno critica per questa avversità, ma assolutamente da non sottovalutare. Con l’aumento di temperature aumenta il rischio di infezione da parte di oidio, sia in collina sia in pianura. Abbinare sempre il trattamento antioidico a quello antiperonosporico. Nei vigneti più suscettibili ripristinare la copertura con Zolfo a dosi alte (5-7 kg/ha) ed eventualmente abbinare un partner sistemico, l’innalzamento delle temperature favorisce molto lo sviluppo di questo patogeno. Se possibile, effettuare un trattamento con Zolfo polverulento a foglie asciutte, molto efficace in queste situazioni dove il calore aiuta la sua sublimazione ed effetto fungicida. Nei vigneti meno suscettibili utilizzare la dose media di etichetta (4-5 kg/ha). Con l’aumentare della vegetazione aumentare anche il dosaggio medio di Zolfo per ettaro. Seguire indicazioni del bollettino per la scelta dei principi attivi da utilizzare.
-Botrite: Muffa Grigia della Vite
(Botrytis cinerea)
Nelle zone particolarmente soggette a questo patogeno e in vigneti particolarmente vigorosi si può già prevedere un primo trattamento antibotritico, da effettuare prima della chiusura grappolo, impiegando un prodotto autorizzato di sintesi oppure biologico. Questo intervento va consigliato localizzato nella fascia dei grappoli e dopo aver effettuato le operazioni di sfogliatura.
Difesa Fitosanitaria: Fitofagi
-Cicalina della Flavescenza Dorata
(Scaphoideus titanus)
Prosegue il riscontro delle prime forme giovanili (neanidi di prima, seconda e terza età – L1, L2 e L3) sulla pagina inferiore delle foglie dei polloni e quelle basali sui tralci. L’insetto è riconoscibile grazie ai due puntini neri nella parte terminale dell’addome.
Per questo insetto è prevista la lotta obbligatoria, come da Decreto Regionale, visionabile al seguente link
https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/dettaglio-news?articleId=14226536
E’ stata stabilita anche la 2° Finestra di Intervento per chi adotta la difesa INTEGRATA obbligatoria e volontaria (SQNPI) e che utilizzano esclusivamente insetticidi di sintesi, come riportato nella seguente tabella.
Permangono le indicazioni dei bollettini scorsi per le aziende in Difesa Biologica/Difesa Integrata con prodotti biologici (termine massimo del primo trattamento il 14 Giugno 2025).

I principi attivi RACCOMANDATI sono i seguenti:

Si raccomanda di monitorare costantemente il proprio vigneto, e nel caso si rilevino piante con sintomi di Flavescenza dorata provvedere alla loro immediata capitozzatura e successiva rimozione. Oltre che un adempimento obbligatorio previsto dal Decreto Regionale, è l’intervento agronomico più efficace per contrastare la sua diffusione.
Si ricorda inoltre che il trattamento contro lo Scaphoideus avrà effetto anche su Erasmoneura vulnerata e tutte le altre cicaline.
Si prega di visionare il bollettini precedenti, dedicati esclusivamente alla lotta obbligatoria contro questa cicalina.
Link:
https://www.cantinanegrar.com/it/misure-di-lotta-obbligatoria-contro-la-flavescenza-dorata-30-maggio-2025 (BIO)
https://www.cantinanegrar.com/it/misure-di-lotta-obbligatoria-contro-la-flavescenza-dorata-05-giugno-2025 (INTEGRATO)
ATTENZIONE: I piretroidi vanno somministrati almeno a distanza di 3-4 giorni prima della prossima pioggia, soprattutto quelli di contatto. Per massimizzarne l’efficacia evitare di abbinarli al trattamento antiperonosporico/antioidico nel caso quest’ultimo si effettui in prossimità delle piogge.

-Cicalina Americana della Vite
(Erasmoneura vulnerata)
Continua la segnalazione della presenza su diversi vigneti; non praticare al momento interventi con insetticidi; l’insetto verrà contenuto in concomitanza con i trattamenti obbligatori per la Cicalina della Flavescenza Dorata.

-Tignoletta della Vite
(Lobesia botrana)
Si segnalano le prime catture dei maschi di seconda generazione, in anticipo di circa 7 giorni rispetto la scorsa annata. Nei vigneti dove non è stata fatta la confusione sessuale si può prevedere un primo intervento con prodotto ovo-larvicida a base di Clorantraniliprole oppure con Tebufenozide dal 17/6 al 22/6 in pianura e bassa collina e dal 28/06 al 4/7 in alta collina. Una eventuale ribattuta con larvicida sarà effettuato successivamente in data che verrà indicata nei prossimi bollettini. Lo stesso dicasi per l’impiego del Bacillus Thurigiensis. L’ideale è l’applicazione del prodotto sulla fascia dei grappoli, abbinato all’intervento antibotritico.


-Cocciniglia Farinosa della Vite
(Planococcus ficus)
Prosegue la migrazione della Planococcus ficus (Cocciniglia farinosa). Si consiglia di sospendere al momento il lancio del parassitoide Anagyrus vladimiri; in caso di elevata presenza e per chi ha in giacenza un prodotto prodotto a base di Spirotretamat (Movento 48 SC) applicarlo ora, in considerazione che il suo utilizzo avrà scadenza il 30/10/2025.
Nei vigneti sia integrati che utilizzano insetticidi biologici sia in quelli biologici, effettuando il primo intervento contro lo Scaphoideus titanus con Beauveria Bassiana ATCC 74040, tenere presente che si contengono anche le cocciniglie. Assicurarsi di irrorare bene anche il tronco e il ritidoma delle viti, zone dove le cocciniglie proliferano.
-Cocciniglia del Corniolo
(Parthenolecanium corni)
Per la Partenolecanium cornii (che si riconosce facilmente per lo scudetto ovale di color marrone sui tralci), valgono le stesse indicazioni, anche se difficilmente arriva a provocare danni in quanto generalmente molto contenuta dagli insetti ausiliari.

Operazioni Colturali
-Concimazioni

Nei vigneti dove è iniziata l’allegagione si può prevedere una concimazione a base di Calcio e Magnesio, che garantiscono un buon sviluppo dei grappoli e un inspessimento della buccia, fondamentale per evitare spaccature e conseguenti infezioni.
-Potatura verde
Si consiglia di completare le operazioni di sfogliatura con defogliatrice pneumatica, ed iniziare le cimature per garantire una migliore arieggiatura e irraggiamento della chioma. Nei vigneti a spalliera procedere con la palizzatura dei germogli in crescita.
Nei vigneti sensibili a scottature è consigliato trattare almeno la fascia grappolo, con Caolino o Zeolite.

Comunicato Tecnico
In questo periodo è consigliata l’aggiunta alle miscele di un adesivante o la scelta formulati a base Rameici o Zolfo liquidi. Si ripete sempre l’importanza del rispetto delle etichette, in particolar modo dei prodotti di sintesi, perché sono state predisposte anche per contrastare l’insorgenza di ceppi resistenti.
Il loro impiego non corretto può quindi aggravare la situazione in casi di
particolare virulenza.
E’ importante non eseguire interventi con insetticidi senza giustificato motivo; preservare le fioriture fuori dalle aree trattate per permettere ai pronubi di svolgere la loro attività e favorire la diffusione degli insetti utili (predatori e parassitoidi) che come numero di specie sono di gran lunga superiori rispetto ai fitofagi, rappresentando degli importanti alleati per la difesa integrata del vigneto.
Si ricorda l’obbligo di avvisare il vicinato prima dell’esecuzione dei trattamenti, con indicazione del giorno e fascia oraria.
Lo Staff Tecnico
Claudio Oliboni – Andrea Barbieri
